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Francesco Gallotti – Il coglione quello che non ha capito niente

Scritto da il 26 Maggio 2022

Un nuovo libro di Francesco Gallotti


Francesco Gallotti è nato a Lione (Francia) il 20 febbraio del 1998.
Maestro in tromba, si è diplomato anche al IPSSEOA di Praia a Mare (CS). Due titoli ma nella vita fa tutt’altro: infatti vive nella sua campagna a Maierà (CS) dove si occupa, insieme alla sua famiglia, del terreno lasciato dai nonni. Il 2 Aprile di quest’anno con la casa editrice Porto Seguro Editore ha pubblicato il libro “Il Coglione – Quello che non ha capito niente”. Perché un titolo del genere? Il motivo è presto detto: il protagonista, un ragazzo che vive in un piccolo paesino d’Italia, è contrario al modo in cui si svolgono le cose in società. Rapporti personali sempre più basati sulla convenienza, poca sincerità, strade già  tracciate, sono i principali bersagli poiché il ragazzo crede che tutto ciò nuoccia all’integrità della propria persona e dunque rifiuta questi modus operandi ed etichette da appiccicarsi addosso. Essere e rimanere se stessi, secondo il protagonista, resta la più grande sfida di questo secolo e Il Coglione, vincente o perdente, la porta avanti.

Trama
Vi è mai capitato di pensare di avere tutto sotto controllo, per poi mandare tutto all’aria? O di ritrovarvi in situazioni inaspettate e bizzarre e pensare: sì, sono proprio un coglione? Esatto, proprio così succede sia a voi che al protagonista di questo lungo e divertente racconto che segue le peripezie e i ragionamenti di un giovane intento a scoprirsi e a scoprire il motivo per cui le altre persone scelgono di farsi cambiare dal corso degli eventi. Sì, perché il Coglione affronta il quotidiano provando a rimanere se stesso, ricercandosi e ritagliando il proprio spazio di individuo nel mondo.

Un assaggio del libro
Giornata Tipo
Suona la sveglia, apro gli occhi: è quella delle 7:30. Voglio dormire. Suona di nuovo: stavolta segna le 8:00, la sorte è la stessa della precedente.
Non ho alcuna intenzione di alzarmi e affrontare la giornata che, tra l’altro, è la stessa di ieri: solito caffè come rito di ricognizione, sigaretta e capatina al cesso,giusto per darmi un’idea di quella che sarà la mia giornata tipo. Stanotte il sonno mi ha colto intorno alle 2, che comunque abbassa la mia media di incontri con l’alba, e non avevo digerito la mia routine, come oso fare tutti i giorni. Fatto sta che non potendo rimuginare e oziare allo stesso tempo, il mio corpo, perennemente in contrasto con la mia persona, decide di dare vita alla mia quotidianità. Sono le 10:03. Ho una vita abbastanza monotona: lavoro per procurarmi il cibo e concedermi quegli svaghi ai quali vorrei dedicare più tempo. Ma, si sa, così va la vita: prima il dovere, poi il piacere. Considerato che dove abito io le occasioni di occupazione sono pari a quelle sessuali che ho con le donne, vivo di sussistenza: sia di lavoro che di sesso. In entrambi i casi, le mie mani fanno tutto: di giorno producono ciò che mi permette di vivere, coltivando l’orto del mio podere lasciato in eredità dai miei nonni; mentre di notte allietano le mie stanche membra in compagnia di donne di un certo spessore, per performance e bellezza, con l’aiuto del mio smartphone. Mi sento fortunato e insaziabile allo stesso tempo. Perché? Perché nel primo caso
avrò sempre una bellissima donna con me, mentre il secondo subentra quando non me ne basta una soltanto (di donna, sia chiaro).

Acquista il libro su:
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Oppure contattare l’autore per una dedica su: voiceofcalabria@gmail.com