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Gli Occitani di Guardia Piemontese

Gli occitani sono originari del sud della Francia e parlavano la lingua d’oc come la descrisse Dante Alighieri. Con il passare del tempo, raggiunsero dalla Francia il confine dell’Italia, insediandosi in Piemonte: precisamente a Bobbio Pellice. Come sono dunque arrivati in Calabria? Questa comunità, professante culto Valdese, per ovvi motivi non amata dalla chiesa Cattolica, fu condannata come eretica nel 1215, per questo motivo si spostó giú in Calabria. 

Un cospicuo gruppo di occitani piemontesi, scelsero la Calabria, (i colli ad Ovest di Cosenza) perché aveva terreni fertili, montagne per nascondersi ed avere una buona visuale su eventuali nemici in arrivo. Guardia e gli altri insediamenti hanno dato ai valdesi la possibilità di costruirsi una comunitá secondo le proprie tradizioni, conservare le loro usanze e pregare secondo la propria fede.

Purtroppo i Valdesi di Guardia e quelli rimasti in Piemonte furono attaccati per ordine di Papa Pio V. Nel Giugno 1561 la chiesa Cattolica scatenó sui borghi occitani una terribile mattanza su gran parte della popolazione, inclusi bambini, donne e anziani.

Si narra che il sangue scese lungo le vie in pendenza del paese, giungendo alla porta principale che venne chiamata ‘porta del sangue’ (vedi immagine a destra). Quante persone siano state uccise non si sa per certo, ma secondo alcune fonti, numerosi corpi vennero appesi a dei pali, da Guardia Piemontese fino al confine con la Campania; a monito di cosa sarebbe accaduto ai professanti fede Valdese. I pochi superstiti hanno dovuto abbandonare la loro religione, e convertirsi al cattolicesimo. La fede Valdese é tornata a Guardia Piemontese dopo 460 anni con due nuovi membri accolti di recente nelle persone di: Gabriella Sconosciuto e Francesco Treviso.

 

Guardia Piemontese oggi:

Oggi Guardia si puó definire un villaggio turistico, con tante attivitá che riflettono la cultura e le tradizioni occitane grazie al centro culturale Gian Luigi Pascale (coordinato da Gabriella Sconosciuto). Puoi visitare il museo Valdese, che racconta la storia di come i Valdesi sono arrivati fin qui, con oggetti come la porta con lo spioncino usata dopo la strage del 1561, attrezzi agricoli, e soprattutto la Tramontana: ovvero l’abito tradizionale di Guardia Piemontese, creata anche con il filato particolare di ginestra. Per scoprire di piú sul museo Valdese ed il laboratorio del cucito, puoi effettuare un tour virtuale cliccando qui!

Gli antichi sentieri dei Valdesi di Calabria si possono visitare attraverso l’escursione che offre il centro culturale Gian Luigi Pascale. Questi sentieri collegano i principali luoghi storici in cui si insediarono i valdesi quando arrivarono in Calabria. Attualmente sono quattro i sentieri percorribili di maggior rilievo che collegavano la comunità valdese di Guardia Piemontese alle altre comunità (valdesi e non) presenti sulla costa e nell’entroterra calabrese. Oggi questi affascinanti sentieri, che nel medioevo e nel rinascimento hanno visto passare nobili, ecclesiastici, predicatori itineranti e mercanti, sono oggetto di rinnovata attenzione in quanto si snodano in un’area geografica ricca di biodiversità e interessante dal punto di vista geologico.

 

Musica:

L’inno di Guardia Piemontese e di tutti i paesi occitani si chiama se chanto:

 

La Ghironda é uno strumento francese di origini medievali. Nelle valli occitane d’Italia, la ghironda era la compagna di strada dei suonatori ambulanti. La ghironda é conosciuta a Guardia Piemontese col nome di Viola. Il giovane suonatore Carmelo Avolio (nella foto) ha imparato a suonarla dal maestro Sergio Berardo in soli due giorni. Sergio Berardo (nel video sotto) fa parte del famosissimo gruppo musicale occitano ‘Lou Dalfin. Ecco l’esperienza di Carmelo: “Staccavamo solo per il pranzo e la cena. Ho assorbito tutti i preziosi consigli che mi dava questo eccezionale artista  che ringrazio per essere stato così generoso con me. Mi ha trasmesso un’eredità e ne sono onorato”

 

 

 

 

La ghironda costruita da Jean Claude Boudet, erede della plurisecolare tradizione di liuteria, nel piccolo centro dell’Auvernia, all’estremo nord delle terre occitane

 

 

La musica a Guardia Piemontese ha anche caratteristiche Calabresi, come l’uso dell’ organetto. Questo video mostra una canzone tipica di Guardia Piemontese, La pióu e la fai solelh, ovvero, Piove ed esce il sole.


                                   

                    Taliant dë la Pèirë da Garroc