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Re Niliu

Il gruppo Re Niliu fu uno dei primi gruppi che ha incominciato a riprendere gli strumenti tradizionali Calabresi quando stavano per perdersi.

Il Re Niliu è stato fondato a Catanzaro l’8 dicembre del 1979 da Ettore Castagna, Sergio Di Giorgio, Francesco Forgione, Gino Parise, Goffredo Plastino ed Emilio Rinaldo con l’incontro quasi casuale di questi musicisti ad una festa sull’Africa. La band deve il nome a Francesco Forgione, che pensò di ispirarsi alla fiaba di Tiriolo con per protagonista un Re di cera. È una fiaba triste dove il re muore senza poter godere le sue ricchezze. La suggestione era quella di concedere una simbolica rivincita al Re Niliu.

Questa prima formazione durerà sin quasi al 1983, con la definitiva entrata di Danilo Gatto e l’uscita di Francesco Forgione, Emilio Rinaldo e Gino Parise. Di questo primo Re Niliu non esistono registrazioni tranne un live in studio per la Radio Svizzera registrato a Bellinzona (CH) a cura di Pietro Bianchi. Gli arrangiamenti sono ancora “rudimentali” ma il gruppo aveva già un suo sound originale che lo aveva portato a partecipare ai più importanti festival nazionali sin dal 1981. Erano tempi nei quali non vi era alcuna moda dell’etnico e il gruppo divenne rapidamente un riferimento per la musica del sud Italia oltre le varie e più note realtà che si muovevano in ambito napoletano. Nato inizialmente a Catanzaro il gruppo inizierà a gravitare stabilmente su Reggio Calabria già dalla prima metà degli anni ’80. Questo sia per motivi di studio o di lavoro dei suoi componenti ma soprattutto di interesse verso l’entroterra reggino e la sua ricchezza etno-musicale.

Dopo poco più di un anno di attività erano subito giunti i primi appuntamenti europei confrontandosi con realtà molto qualitative. Sin dal principio il gruppo Re Niliu sentirà come molto urgente il problema universale di tutti i gruppi che affrontano l’ambito etno, quello del rapporto con le radici e con la storia dei luoghi di appartenenza. Sotto la spinta in particolare di Sergio Di Giorgio ed Ettore Castagna il gruppo diviene una sorta di unità permanente di ricerca “sul campo” svolgendo negli anni un lavoro molto capillare di indagine sulla musica contadina della Calabria meridionale, frequentando i maestri della tradizione, imparando gli strumenti musicali pastorali e contadini, registrando, fotografando, filmando instancabilmente. Si intuisce subito, insomma, la ricchezza del patrimonio folclorico calabrese e la necessità di studiarlo. E mentre inizia un’attività concertistica destinata a non arrestarsi, nel frattempo la ricerca “sul campo” diventa sempre più la risorsa centrale culturale del gruppo.

Scopri di piú nel loro sito: Re Niliu 2.0 official site

Caru Cuginu

Non suli e no luna